[trial.soc.culture.italian] Notizie e opinioni varie

distef@eecg.toronto.edu (Eugenia Distefano) (03/27/91)

Dal Corriere della Sera (15 Marzo):

- ``Non usate l'auto''. Allarme smog a Roma: la capitale come Milano,
il sindaco Carraro annuncia possibili blocchi del traffico

Martedi` 12 marzo, dalle 16 alle 24, le centraline di rilevamento
hanno avvertito che si stava superando la prima soglia d'allarme (il
monossido di carbonio era al di sopra del tetto dei 10 milligrammi per
metro cubo). Carraro emette un proclama in cui si invitano i romani
ad usare l'automobile il meno possibile. "In caso di probabile nuovo
allarme, i fantasiosi tecnici capitolini hanno pensato ad un sistema
che non ha precedenti: la` dove le concentrazioni di veleni saranno
piu` alte del tollerabile entreranno in azione squadre speciali dei 
vigili urbani, che provvederanno a dirottare il traffico verso ``altre
direzioni''. Quali? In base a quali criteri? Mistero. In Comune giurano
che comunque in questo caso si fara` procedere il traffico in maniera
piu` veloce, in modo da impedire il ristagno di monossido. Ai romani,
costretti a trascinare la vita immersi in un unico pauroso ingorgo, pare
una barzelletta. Nemmeno troppo divertente. Una primavera di piombo
incombe dunque sui discendenti di Romolo. Ai quali rimane peraltro
un'unica consolazione: che forse in passato e` andata anche peggio. Solo
che nessuno l'ha mai saputo. Le centraline di rilevazione esistono infatti
appena da sei mesi. Sull'inquinamento acustico invece nessuno e` in grado
di dire niente. Il Comune attende da tre anni le centraline promesse dal
ministero dell'Ambiente." [sigh!]

- Buoni e cattivi sulla lavagna del Papa

Buoni:
	Triveneto (Veneto, Friuli, Trentino Alto Adige)
		"grande patrimonio di valori cristiani"
		"vitalita` missionaria"
	Lombardia
		"il carattere religioso degli avvenimenti fondamentali
		della vita" [????]
		"il volontariato"
		"la laboriosita'"
Cattivi:
	Piemonte & Toscana
		"indifferenza e consumismo"
	Emilia Romagna
		"denatalita`, divorzi, aborto, suicidi, droga, edonismo
		ed [oh, no! Dio ce ne scampi e liberi!] erotismo, le inutili
		morti del sabato notte, l'aids"
		un "popolo sazio e secolarizzato"

[Attendiamo con fervore che il papa completi la sua graziosa mappa dell'Italia.
Tutti i vizi: regione per regione! Del resto i pregiudizi papali non saranno
certo peggio degli stereotipi gia` correnti e riproposti in tutto il loro
fulgore anche su questo gruppo: "la sonnolenza laziale", "la foga toscana",
"la sonnolenza siciliana"...]

Dall' Espresso (17 Marzo):

(da Cronache di Regime 
di Stefano Benni)

"Tragedie del dopoguerra"
``
Monsignore: "Santita`, Santita`, una cosa terribile"
Santita`: "Che c'e`? Un'altra guerra?"
Monsignore: "No Santita`, peggio. La sua porzione di tortellini..."
Santita`: "Quella che ogni mese lei mi porta da una notissima salsamenteria
emiliana?"
Monsignore: "Si`...ebbene, per un disguido tecnico, non era pronta..."
Santita`: "Vuole dire che stasera dovro` mangiare alla polacca? Brodo di
rape e involtini di rape con purea di rape e macedonia di rape con zabaione
di rape e Amaro Raperino?"
Monsignore: "Ahime`, si`"
Santita`: "Portami carta e foglio! (inizia a scrivere). Allora: Emilia,
terra sazia, edonista e disperata, ripiena, pardon, piena di peccato e 
mortadell... pardon, di peccato e mortifera angoscia..."
''
:-) :-)

Dal Corriere della Sera (20 Marzo):

- Dc: far luce sulle stragi del '45

La Dc sostiene che le persone uccise nell'Italia settentrionale fra
l'aprile e il maggio del 1945 furono circa 15 mila e propone si realizzarne
un censimento (per questo si rivolge a: ministero degli Interni, amministra-
zioni locali, Pds e Associazione nazionale dei partigiani).

- Finiscono in manette gli affari di Retemia: mandato di cattura per il 
telefinanziere Mendella, arrestato un suo collaboratore

L'avventura di Giorgio Mendella, il telefinanziere di Retemia, e` finita
con due mandati di cattura e quattro provvedimenti giudiziari firmati
dal magistrato di Lucca, Gabriele Ferro. Dopo mesi di controlli la
Guardia di finanza ha riscontrato nei conti di Intermercato, la societa`
al vertice del suo ``impero'', un buco di quattrocento miliardi. E`
stato attivato un numero di telefono per fornire informazioni ai
sottoscrittori coinvolti nel crac. [Cos'e` un telefinanziere? Quando
sono partita io, in tv al massimo c'erano i venditori come Vanna Marchi...]

Dall'Espresso (24 Marzo):

(da l'antitaliano
di Giorgio Bocca)

- "Ma perche` il papa fa notizia?"

Secondo Bocca e` tutta una combutta "cattocomunista",  resa ormai possibile
dalla bancarotta comunista: un'alleanza fra "coloro che non hanno mai creduto
veramente nella democrazia politica e nel liberismo economico, nello Stato
laico e nella libera circolazione di idee"; insomma, "i custodi del bene"
secondo i quali nella "perfida setta diretta dal capitalismo massonico ...
il potere malefico e` passato, per li rami, dal La Malfa padre al La Malfa
figlio.... ". [Per Bocca tutto sembra essere sempre colpa dei "cattocomunisti"
...]


Dal TG1 di stasera (26 Marzo):

- il Psi vuole la crisi. Dichiarazioni di Amato e Martelli. A Craxi:
  "onorevole, crisi o rimpasto?". Bettinus dixit: "Ma che rimpasto d'Egitto!"
  (sic!). Dichiarazioni dei vari leaders: solo La Malfa si dimostra contrario 
  ad una crisi.
- Dp continua a chiedere le dimissioni di Cossiga.
- Maradona di nuovo inquisito.


Oltre che alle polemiche sui discorsi del papa e di Cossiga, i giornali che
ho sfogliato davano molto spazio a Paprika, ultimo film di Tinto Brass, che
pare sia gia` un successo al box office: immagini di Debora Caprioglio
"riempivano" pagine e pagine, accompagnate da polemiche su prostituzione
e case chiuse.

Una domanda: qui e` uscito da una settimana un film di Brusati con
Gassman, Giannini e la Sandrelli dal titolo "The sleazy uncle". 
Qualcuno sa di che si tratta? Qual'e` il titolo italiano? Da perdersi
o da non perdersi?

	Eugenia

p.s. Rosario, a proposito della Costituzione: "L'Italia ripudia
la guerra come...", una formulazione abbastanza vaga, non ti sembra?
Ognuno ci legge quello che vuole...
-- 
 Eugenia Distefano 
 distef@eecg.toronto.edu

jpr@jpradley.jpr.com (Jean-Pierre Radley) (03/28/91)

In article <1991Mar27.005756.12826@jarvis.csri.toronto.edu> distef@eecg.toronto.edu (Eugenia Distefano) writes:
>Dal Corriere della Sera (15 Marzo):
>
>- ``Non usate l'auto''. Allarme smog a Roma: la capitale come Milano,
>il sindaco Carraro annuncia possibili blocchi del traffico

A propos, vous etes sans doute au courant des nouvelles de Mexico?
Cette capitale est aussi sale que Rome, ou meme plus, quant aux emissions
dans leur vallee.

Ils viennent aussi d'imposer des mesures strictes quant`a la circulation
vehiculaire. Le gouvernement a aussi ferme' une raffinerie dans les enceintes
de Mexico, ce qui risque de provoquer des graves bouleversements parmis ceux
ainsi mis au chomage...

"No gain without pain", comme on dit ici.
-- 

 Jean-Pierre Radley   NYC Public Unix   jpr@jpradley.jpr.com   CIS: 72160,1341

distef@eecg.toronto.edu (Eugenia Distefano) (03/28/91)

In article <1991Mar27.230450.24393@mintaka.lcs.mit.edu> rosario@theory.lcs.mit.edu (Rosario Gennaro) writes:
>In article <1991Mar27.005756.12826@jarvis.csri.toronto.edu> distef@eecg.toronto.edu (Eugenia Distefano) writes:
>>
>>p.s. Rosario, a proposito della Costituzione: "L'Italia ripudia
>>la guerra come...", una formulazione abbastanza vaga, non ti sembra?
>
>No non mi sembra; anzi fra tutti gli articoli della Costituzione proprio
>quello mi sembra il piu' esplicito e vincolante.
>Soprattutto nel caso in questione (la guerra del Golfo) dal momento che non
>c'e' stato alcun attacco diretto all'Italia o ad un paese NATO o UEO.
>Io sono perfettamente d'accordo con chi in Italia giudica quella decisione
>incostituzionale e viene chiamato dal Presidente della Repubblica (che 
>dovrebbe essere il garante della Costituzione) "traditore" e "nemico della 
>

Premetto che anch'io sono d'accordo con chi giudica la decisione 
incostituzionale e che mi sembra ci voglia parecchia malafede per non 
vedere contraddizione tra tale decisione e la Costituzione. Cio` non
toglie pero` che sia stato possibile: ad Andreotti e` bastato fare dei 
giochetti verbali ("azione di polizia internazionale" al posto di "guerra") 
per esser formalmente a posto. Visto che di gente in malafede ce ne sara` 
sempre, un documento quale la Costituzione dovrebbe essere scritto in maniera 
tale da essere il piu` possibile a prova di sofismi. Vedi il caso tedesco: non 
che a Kohl non "prudessero le mani", ma la Costituzione tedesca proprio non 
gli ha lasciato alcuna possibilita`. Ma torniamo a noi: "L'Italia ripudia 
la guerra come strumento di offesa alla liberta` degli altri popoli e come 
mezzo di risoluzione delle controversie internazionali". Forse sarebbe il 
caso di definire in dettaglio (per i deficienti o per i furboni) nel testo 
stesso che cosa sia guerra, cosa offesa e magari pure cosa ripudiare....

	Eugenia

p.s. ancora dal tg1 (del 27).......
Occhetto (in replica al "che rimpasto d'Egitto!" di Craxi e in risposta
alla domanda "qual'e` la posizione del Pds sulla crisi?"): "purche` non
sia una crisi di Babilonia..." 

Avevo poi dimenticato un'altra notizia dal tg1 di ieri: gli ultimi otto
missili cruise hanno finalmente lasciato la base di Comiso!


-- 
 Eugenia Distefano 
 distef@eecg.toronto.edu

marchi@gold.cchem.berkeley.edu (Massimo Marchi) (03/28/91)

Nell'articolo <1991Mar28.005404.26679@jarvis.csri.toronto.edu> distef@eecg.toronto.edu (Eugenia Distefano) scrive:
[...]
>gli ha lasciato alcuna possibilita`. Ma torniamo a noi: "L'Italia ripudia 
>la guerra come strumento di offesa alla liberta` degli altri popoli e come 
>mezzo di risoluzione delle controversie internazionali". Forse sarebbe il 

Non so bene cosa segua e preceda la frase della citata.  Comunque, non
credo che Andreotti avesse bisogno di fare dei sofismi per trovare una
scappatoia. Infatti "l'Italia ripudia la guerra come strumento di
OFFESA ALLA LIBERTA' degli altri popoli". Qualcuno avrebbe potuto
arguire che la guerra del golfo non avesse creato nessuna offesa alla
liberta' di altri popoli e che semmai fosse combattuta (formalmente)
per la liberta' del Kuwait. "L'Italia ripudia la guerra come mezzo di
risoluzione di CONTROVERSIE internazionali" e' forse la parte piu'
ambigua. Cos'e' una controversia internazionale? E' l'invasione di un
paese sovrano? Personalmente penso che l'assemblea costituente si
riferisse ad altre cose quali le rivendicazioni territoriali ed altri
problemi di diritto internazionale.

In conclusione, se questo e' il solo articolo che si riferisce alle
azioni di guerra, non credo che la costituzione sia stata violata. Un
altro discorso e' se la decisione di inviare 8 jets e 2(3 ?) navi nel
golfo Persico fosse opportuna vista la costante impreparazione e
pressappochismo dell'esercito (marina ed aviazione incluse) Italiano. E
meno male che un solo marinaio e' stato  ucciso!  Personalmente avrei
preferito che l'Italia avesse contribuito alla guerra nello stesso modo
della Germania.

>mezzo di risoluzione delle controversie internazionali". Forse sarebbe il 
>caso di definire in dettaglio (per i deficienti o per i furboni) nel testo 
>stesso che cosa sia guerra, cosa offesa e magari pure cosa ripudiare....

Non capisco se Eugenia si dichiari una pacifista a tutti i costi,
comunque questa e' la mia opinione:  Non sono d'accordo che l'Italia si
dichiari costituzionalmente un paese pacifista. Un paese sovrano ha il
diritto di difendersi se i suoi interessi vitali sono violati. Tra
questi interessi ci sono le risorse energetiche. Non si puo' aspettare
che un pazzo maniaco (e stupido) si appropri del 40% delle risorse
energetiche della terra e si costruisca una decina di bombette atomiche
prima di intervenire.

>
>	Eugenia

                                                Massimo
-------------------------------------------------------------------------------
Massimo Marchi Lewis-112                         marchi@gold.cchem.berkeley.edu
University of California at Berkeley             marchi@UCBCMSA.bitnet
Berkeley, CA 94720

distef@eecg.toronto.edu (Eugenia Distefano) (03/28/91)

In article <1991Mar28.071936.12330@agate.berkeley.edu> marchi@gold.cchem.berkeley.edu (Massimo Marchi) writes:
>Non capisco se Eugenia si dichiari una pacifista a tutti i costi,
>
"Forse che si` forse che no":).... Ma non era questo il punto: se e` possibile 
che meta` (o comunque una buona parte) del paese interpreti la Costituzione in 
un modo e l'altra meta` (o buona parte) in quello opposto c'e` indubbiamente 
qualcosa di troppo vago nella formulazione e maggiore precisione (in un senso 
o nell'altro) sarebbe desiderabile.

-- 
 Eugenia Distefano 
 distef@eecg.toronto.edu

distef@eecg.toronto.edu (Eugenia Distefano) (03/29/91)

In article <1991Mar28.071936.12330@agate.berkeley.edu> marchi@gold.cchem.berkeley.edu (Massimo Marchi) writes:
>per la liberta' del Kuwait. "L'Italia ripudia la guerra come mezzo di
>risoluzione di CONTROVERSIE internazionali" e' forse la parte piu'
>ambigua. Cos'e' una controversia internazionale? E' l'invasione di un
>paese sovrano? Personalmente penso che l'assemblea costituente si
>riferisse ad altre cose quali le rivendicazioni territoriali ed altri
>problemi di diritto internazionale.
>

Piu` che ambigua e` una dizione troppo generica. Infatti contoversia 
internazionale a rigor di logica (e di vocabolario) dovrebbe includere 
qualunque divergenza fra nazioni.

controversia:	disputa per differenza d'opinioni
		contesa
		differenza
		contrasto
		lite

Qualunque restrizione del significato mi sembra abbastanza arbitraria
e, se fosse stata nelle intenzioni, avrebbe dovuto essere esplicitata.
Comunque, data la molteplicita` delle possibili connotazioni, forse 
non avrei dovuto parlare di malafede, anche se pensando al sotterfugio di 
Andreotti viene difficile non pensare a malafede.

-- 
 Eugenia Distefano 
 distef@eecg.toronto.edu

marchi@gold.cchem.berkeley.edu (Massimo Marchi) (03/29/91)

In article <1991Mar28.125845.3389@jarvis.csri.toronto.edu> distef@eecg.toronto.edu (Eugenia Distefano) writes:
>controversia:	disputa per differenza d'opinioni
>		contesa
>		differenza
>		contrasto
>		lite

Non avevo un vocabolario con me quando ho scritto il posting precedente.
Comunque quello che Eugenia scrive sembra confermare la mia posizione:
tra i significati della parola controversia non c'e' invasione
territoriale. Quello che e' successo tra Kawait e Iraq non era una
controversia internazionale.

>Comunque, data la molteplicita` delle possibili connotazioni, forse 
>non avrei dovuto parlare di malafede, anche se pensando al sotterfugio di 
>Andreotti viene difficile non pensare a malafede.

Andreotti non puo' non essere in malafede. Qualunque politica segua 
non lo fa certo per imperativi morali, ma solo e sempre per la sua unica
priorita': rimanere al potere. Qualche volta mi chiedo cos'e' che lo
spinge a piu' di 70 anni a fare quello che fa.

>
>-- 
> Eugenia Distefano 
> distef@eecg.toronto.edu


-------------------------------------------------------------------------------
Massimo Marchi Lewis-112                         marchi@gold.cchem.berkeley.edu
University of California at Berkeley             marchi@UCBCMSA.bitnet
Berkeley, CA 94720

distef@eecg.toronto.edu (Eugenia Distefano) (03/29/91)

In article <1991Mar28.191856.18134@agate.berkeley.edu> marchi@gold.cchem.berkeley.edu (Massimo Marchi) writes:
>Non avevo un vocabolario con me quando ho scritto il posting precedente.
>
Nemmeno io.

>Comunque quello che Eugenia scrive sembra confermare la mia posizione:
>tra i significati della parola controversia non c'e' invasione
>territoriale. Quello che e' successo tra Kawait e Iraq non era una
>controversia internazionale.
>
Pensa un po` che io volevo dire proprio il contrario :-). Un' invasione
mi pare presupporre una disputa, una contesa e sicuramente un contrasto.
E penso cosi` credano tutti quelli per cui la partecipazione italiana
era incostituzionale. Ed il problema e` proprio qui: se le parole usate
sono cosi` vaghe che vogliono dire cose diverse per persone diverse,
non sarebbe il caso di usarne di piu` precise?

Comunque, visto che mi hai dato l'idea e che tanto dalla biblioteca ci
dovevo passare, eccoti una bella definizione dal dizionario enciclopedico
italiano Treccani, edizione del 1956 (tanto non credo che il significato
di tale formula nel diritto internazionale sia cambiato da allora) :

controversia internazionale - e` quella relativa a un conflitto internazionale
di interessi. Affinche` sussista una c. non e` indispensabile, ma e` bastante,
che il contrasto di interessi sia giunto al punto che una delle parti abbia 
gia` violato il diritto dell'altra, commettendo un atto illecito. [continua
poi descrivendo i vari tipi di controversie internazionali].

Concludo dicendo che mi sono resa conto che aveva ragione Paolo a dire
che, in un certo qual modo, l'immediatezza del mezzo (USENET) stravolge il
messaggio; cerchero` quindi in futuro di limitare la mia incontinenza
da tastiera. Credo venia in anticipo per i prevedibili stillicidi da 
ricaduta.

Ciao

-- 
 Eugenia Distefano 
 distef@eecg.toronto.edu

marino@maui.cs.ucla.edu (Fabio Marino) (03/29/91)

In article <1991Mar28.203716.9043@jarvis.csri.toronto.edu>
distef@eecg.toronto.edu (Eugenia Distefano) writes:

>Concludo dicendo che mi sono resa conto che aveva ragione Paolo a dire
>che, in un certo qual modo, l'immediatezza del mezzo (USENET) stravolge il
>messaggio; cerchero` quindi in futuro di limitare la mia incontinenza
>da tastiera. Credo venia in anticipo per i prevedibili stillicidi da 
              ^^^^^
non male come "pun"....

>ricaduta.
>
>Ciao
>
>-- 
> Eugenia Distefano 
> distef@eecg.toronto.edu

A proposito nessuno sa come tradurre "pun" in italiano (lapsus, gioco
di parole) ?


Ciao,


		Fabio

giua@ecse.rpi.edu (Alessandro Giua) (03/30/91)

In article <1991Mar29.020849.22056@cs.ucla.edu> marino@maui.cs.ucla.edu (Fabio Marino) writes:
>
>A proposito nessuno sa come tradurre "pun" in italiano (lapsus, gioco
>di parole) ?

Nell'espressione "no pun intended" credo che la traduzione sia
"senza voler fare allusioni". Altrimenti "gioco di parole", "freddura",
"scherzo (verbale)". "Lapsus" non credo vada bene.

ciao Alessandro

p5o@mace.cc.purdue.edu (Salvatore Attardo) (03/30/91)

In article <#19f-_#@rpi.edu> giua@ecse.rpi.edu (Alessandro Giua) writes:
>In article <1991Mar29.020849.22056@cs.ucla.edu> marino@maui.cs.ucla.edu (Fabio Marino) writes:
>>
>>A proposito nessuno sa come tradurre "pun" in italiano (lapsus, gioco
>>di parole) ?
>
>Nell'espressione "no pun intended" credo che la traduzione sia
>"senza voler fare allusioni". Altrimenti "gioco di parole", "freddura",
>"scherzo (verbale)". "Lapsus" non credo vada bene.
>
>ciao Alessandro

Cosi' pensavo anch'io, ma pare non sia cosi'. Apparentemente i
parlanti nativi chiamano `pun' qualsiasi confusione di parole sulla
base di una somiglianza fonica, independentemente dalla intenzione del
parlante di fare un gioco di parole o meno. Noi distinguremmo tra un
gioco di parole e un semplice lapsus, ma non sembra sia il caso per
gli Americani (o quanto meno per i relatori della mia tesi). Quindi
direi che la frase "No pun intended" si possa tradurre sia ``Senza
voler fare giochi di parole'' ma anche ``scusate il lapsus.''

Holy sky!! What a little house!

S.

distef@eecg.toronto.edu (Eugenia Distefano) (03/30/91)

In article <#19f-_#@rpi.edu> giua@ecse.rpi.edu (Alessandro Giua) writes:
>In article <1991Mar29.020849.22056@cs.ucla.edu> marino@maui.cs.ucla.edu (Fabio Marino) writes:
>>
>>A proposito nessuno sa come tradurre "pun" in italiano (lapsus, gioco
>>di parole) ?
>
>Nell'espressione "no pun intended" credo che la traduzione sia
>"senza voler fare allusioni". Altrimenti "gioco di parole", "freddura",
>"scherzo (verbale)". "Lapsus" non credo vada bene.
>
No, credo che "pun" abbia entrambi i significati. Infatti Fabio si 
riferiva, probabilmente, al mio lapsus ("credo" al posto di "chiedo") 
piuttosto che al gioco di parole (incontinenza, stillicidi, ecc.), se 
poi quello qualificava come gioco di parole. 

-- 
 Eugenia Distefano 
 distef@eecg.toronto.edu